Se ti hanno appena diagnosticato la fibrosi polmonare idiopatica (FPI) o se temi di avere dei problemi respiratori, qui trovi le informazioni più utili per capire la malattia e agire subito. Non è un argomento facile, ma parleremo in modo chiaro, senza termini complicati, così potrai capire cosa fare giorno per giorno.
Il primo indizio di FPI è spesso una tosse secca che dura mesi, accompagnata da respiro corto, soprattutto durante attività leggere come salire le scale. Molti riferiscono una sensazione di oppressione al petto o rumori respiratori anormali (crepitii) che si sentono all'ascolto con lo stetoscopio. Se noti perdita di peso senza motivo o affaticamento costante, è il momento di parlare subito con il medico.
Altri segnali meno noti includono problemi di sonno per la mancanza di ossigeno e, in alcuni casi, gonfiore alle caviglie. Non tutti i sintomi compaiono allo stesso tempo; la malattia può evolvere lentamente, così è importante fare controlli periodici anche se ti senti “bene” per ora.
Il percorso diagnostico parte dall'anamnesi e da una visita clinica. Di solito il medico richiede una radiografia del torace, ma per confermare la FPI serve una tomografia computerizzata ad alta risoluzione (HRCT), che mostra le tipiche alterazioni del tessuto polmonare. Spesso viene eseguita anche una prova di funzionalità polmonare (spirometria) per valutare quanto è compromessa la capacità respiratoria.
In alcuni casi, per escludere altre cause, può essere necessario un broncoscopia con biopsia o un esame del sangue specifico. Il processo può sembrare lungo, ma una diagnosi precoce permette di iniziare subito le terapie più efficaci.
Le terapie antifibrotiche più usate oggi sono nintedanib e pirfenidone. Entrambi rallentano la progressione della malattia, ma non la curano. Gli effetti collaterali più comuni includono nausea, diarrea e alterazioni della vista; è fondamentale parlare con il pulmonologo per aggiustare il dosaggio o gestire i sintomi.
Oltre ai farmaci, la riabilitazione respiratoria è un’ottima alleata: esercizi di respirazione, camminate leggere e programmi di fisioterapia aiutano a mantenere la capacità polmonare più a lungo. Non dimenticare di fare controlli regolari dell'ossigenazione; molti pazienti con FPI necessitano di ossigenoterapia domiciliare per migliorare la qualità del sonno e le attività quotidiane.
Se la malattia avanza, il trapianto di polmone può diventare un'opzione. È una decisione che richiede valutazioni approfondite, ma per alcuni rappresenta la migliore speranza di vita più attiva.
Infine, pochi consigli pratici: evita il fumo di sigaretta e l’esposizione a sostanze irritanti, mantieni una dieta equilibrata ricca di antiossidanti e resta in contatto con gruppi di supporto. Condividere esperienze con altri pazienti può ridurre lo stress e darti spunti utili per gestire la routine.
Ricorda, la fibrosi polmonare idiopatica è una sfida, ma con informazioni corrette, cure adeguate e uno stile di vita attento, puoi vivere una vita più serena e meno limitata.
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